mercoledì 23 maggio 2012

Il valore del tempo


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Credo che una delle cose che dobbiamo insegnare è a non avere fretta. 
Qualche tempo fa siamo andati a seguire un laboratorio artistico presso un importante museo d'arte della città. La guida ha diviso i bambini in due gruppi, ha spiegato in due minuti che cosa dovevano fare, ha dato cartoncini, colori, fotocopie, forbici e colla. I miei bambini si sono messi a discutere su dove avrebbero dovuto disegnare la montagna, su che cosa mettere in primo piano, che cosa sullo sfondo, sulla tonalità di verde da usare. Dopo 10 minuti non avevano ancora cominciato: stavano ancora progettando. La guida ha cominciato a dire che avevano a disposizione ancora 5 minuti di tempo per finire il lavoro. 
Abbiamo parlato con la guida e ci ha raccontato che di solito i bambini tagliano, appiccicano e colorano un po' a caso e che dopo 10 muniti hanno già finito, questi erano i primi bambini che vedeva lavorare così. Ho chiesto di modificare in parte il programma della giornata per dare un po' più di tempo a questa attività, in modo che potessero finire il lavoro e avere soddisfazione dall'averlo terminato, e abbiamo trovato un accordo su come organizzarci.
Non avevo mai capito in maniera così evidente quanto ho insegnato alla mia classe a progettare. Vedere i miei alunni lavorare in un contesto esterno senza la mia guida è stato come vedere un risultato del mio lavoro da fuori. Sì, hanno imparato a progettare, meglio: sentono spontaneamente la necessità di progettare, di ragionare su un lavoro prima di cominciarlo.
Adesso che ne sono consapevole ho rincarato la dose sull'importanza e la cura da dedicare al progetto. Imparare a progettare significa imparare a ragionare, a scegliere tra diverse possibilità, a correggersi e valutarsi con sguardo obiettivo. Se sai progettare farai un disegno più curato, scriverai un testo più coerente, preparerai una ricerca con maggiore cura... magari ti farai anche la valigia in modo più organizzato. 

Per insegnare a progettare bisogna non avere fretta di avere in mano il prodotto.
In questo periodo stiamo facendo un lavoro ispirato a Kandinskij. Non avere fretta di avere in mano il prodotto significa che non ho dato qualche fotocopia di qualche quadro di Kandinskij chiedendo di fare una copia. Ho detto invece di osservare i quadri, nei libri che ho portato e nelle fotocopie, di osservare prima le forme e le linee e poi i colori; di prendere un foglio di brutta copia e fare tre o quattro progetti personali ispirati ai quadri visti solo a matita, poi scegliere quello che si ritiene il migliore e fare delle prove colore con le matite colorate. 
Per questa attività abbiamo usato due ore, quindi le ore di arte di una settimana. Per casa dovevano finire di colorare. La settimana dopo sono arrivati in classe disegni bellissimi e curatissimi... ed erano solo i progetti! Abbiamo discusso su quali modifiche si potevano fare per i quadretti da realizzare, quindi hanno preso i fogli da disegno, hanno riportato il disegno a matita, valutato il suo funzionamento, e iniziato a colorare con pennelli e tempere. In tutto ci vorranno almeno tre settimane per questa attività, per i disegni più complicati da dipingere anche quattro settimane. 
Non è tempo perso, è del tempo per capire quanto valore in più porta il tempo impiegato all'attività che stiamo facendo. 

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