lunedì 18 giugno 2012

Io odio le pagelle!

Oggi è il giorno della consegna delle pagelle. Il giorno in cui la follia ansiogena scolastica dà il peggio di sé.
Io odio compilare, discutere e consegnare pagelle, mi sembra ancora più odioso da quando dobbiamo dare i numeri invece dei giudizi. Lo trovo terribilmente odioso perché le famiglie danno un peso esorbitante a questo momento.
Questa mattina ho aperto il mio facebook e ho visto una mamma che ha scritto un post su quanto è emozionata per la pagella della figlia, un'altra mamma le ha risposto che lei è piuttosto stressata. Sono due mamme di due bambine che hanno la media del 10. Lo so perché ho fatto io le loro pagelle. Sapere che si stressano per venire a prenderle mi procura una tristezza immensa. Avrei voluto che fossero allegre e contente, che fosse un giorno di festa!

Mio figlio di solito ha la media del 10 e oggi andrò a prendere anche la sua pagella. La cosa non mi stressa minimamente e mi emoziona solo in parte. So come ha lavorato e che cosa ha fatto durante l'anno, se in pagella avrà dei 9 o dei 10 questo non incide minimamente sull'opinione che ho di lui. Non inciderebbe neppure il 7, l'8, il 6. Conosco le sue qualità e i suoi limiti, so che cosa lo mette in difficoltà e dove si trova perfettamente a suo agio, lo conosco come persona, so come si relaziona con gli adulti e con i compagni. Ho visto i suoi quaderni di tanto in tanto (non sono una che controlla sempre tutto...). Non ho paure né mi aspetto sorprese, commenteremo assieme la pagella e mio figlio si divertirà a leggerla al telefono a nonni e bisnonni. Io e suo padre gli abbiamo già detto che è bravo e abbiamo già festeggiato il suo impegno l'ultimo giorno di scuola, con un pranzo fuori nel suo ristorante preferito e un bel coltellino svizzero in regalo.

Non tutte le famiglie sono fortunate come le nostre, non tutte le famiglie ricevono pagelle da 10. E questo è ancora più triste perché, alle elementari, spesso tutto quello che non è 10 viene visto come uno schifo. I genitori se vedono un 7 in pagella quasi quasi pensano di avere un figlio idiota. Non è così! 
Non riesco a capire a che gioco dobbiamo giocare: i 10 li stressano, i 7 li deprimono... noi cerchiano di fare il nostro lavoro, di dare delle valutazioni oggettive che poi vengono calibrate sulla situazione individuale in quel preciso momento, tenendo conto anche delle difficoltà transitorie (periodi di malattia, problemi in famiglia ecc.). Cerchiamo di fare un lavoro onesto, onesto anche nel peso (relativo) che diamo a questi numeri: ci interessano le persone. Nei lunghi colloqui con i genitori durante l'anno spero che abbiamo dimostrato che la nostra prima preoccupazione è il benessere dei loro figli, la loro maturità, la loro capacità di stare con gli altri, di organizzarsi gli impegni, di collaborare in gruppo, di studiare e di interessarsi alle materie, di essere curiosi verso quello che li circonda, anche la capacità di stare nella scuola - con le sue regole, i suoi impegni e i suoi obblighi -.

Nella classe che oggi saluterò ho avuto delle splendide persone e delle persone che hanno purtroppo delle difficoltà e dei problemi che abbiamo cercato di affrontare assieme, non sono per noi "da 10" e "da 7", sono persone che hanno reso in determinate prove in un determinato modo, ma che sappiamo avere una gran quantità di altre qualità alle quali la pagella non pensa minimamente, ma che saranno per loro fondamentali nella vita.
Perché è così difficile far capire tutto questo ai genitori?
Come è brutto consegnare un documento con la propria firma nel quale loro cercheranno di vedere una misura dei loro figli, quando non -anche- una valutazione del loro essere genitori; come è brutto sapere che dove ci sono delle piccole difficoltà ci saranno sgridate e punizioni, pianti e tristezze. 
Non vorrei mai che dei pezzi di carta compilati e firmati da me dovessero portare a tutto questo!

Cari genitori, guadateli, ascoltateli, osservateli i vostri figli, tutto l'anno, e fidatevi che il vostro amore per loro e il loro stare bene conta molto di più dei nostri stupidi numeri di fine scuola! 
Non facciamoci annebbiare la mente dai numeri: guardiamo le persone e, insieme, avremo grandi risultati!

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