martedì 4 ottobre 2011

Diciassettesimo giorno, "Forse non tutti sanno che..."

È un po' che non mi capita di leggere la Settimana enigmistica, la trovavo in gabinetto a casa della nonna, oppure dalla zia. Qualche anno fa ho scoperto che un mio amico emigrato all'estero ne va matto e ne ho spedita qualche copia fino a Londra. La Settimana enigmistica è comunque una delle poche certezze nella vita di questo nostro tormentato Paese: possono cambiare i governi, fare e disfare manovre, parlare di secessione, ma Lei resta sempre la stessa. Più immutabile della Costituzione.
Sono sempre stata pessima nello svolgere cruciverba e test, quindi mi limitavo a leggere le rubriche e le barzellette. Oggi mi piace ricordare la rubrica “Forse non tutti sanno che”, tra le mie preferite. Provo ad applicarla alla scuola perché mi capita spesso di vedere facce meravigliate quando dico in che cosa consiste il nostro lavoro.

Le maestre (oltre il 90% sono donne) hanno un contratto per 24 ore settimanali, 22 con i bambini e 2 di programmazione settimanale obbligatoria. A queste vanno aggiunte un massimo di 40 ore all'anno per riunioni varie e collegi docenti. I professori delle medie e delle superiori hanno un contratto di 18 ore a settimana e non hanno l'obbligo di programmazione settimanale, hanno le stesse ore per le riunioni. Le maestre, pur lavorando 6 ore in più a settimana, hanno lo stipendio più basso dei professori.

Da poco meno di 10 anni per fare la maestra occorre avere la laurea in Scienze dell'educazione primaria, mentre prima bastava la vecchia maturità magistrale. Da quando è stato cambiato il titolo di accesso nessuno ha pensato che dovessero cambiare anche il contratto orario e il compenso.

Le indagini internazionali (Ocse-Pisa) hanno sempre collocato i risultati delle indagini nella scuola elementare ben al di sopra della media internazionale; solo per la scuola media e la scuola superiore i livelli sono risultati inferiori alla media. Parliamo di risultati precedenti alla recente riforma.

Un test sulle competenze grammaticali è stato sottoposto da Lo Duca e Polato dalla III elementare alla II superiore, identico nelle diverse classi. Si tratta di un test sul riconoscimento dei nomi. Questi i risultati: in V elementare i bambini hanno riconosciuto 82 nomi, in I media 74, in II media 76, in III media 85, in II superiore 87. Ci vogliono più di due anni di scuola media per raggiungere di nuovo i risultati della scuola elementare.

La riforma ha innalzato il numero minimo e massimo di studenti per classe, ma le leggi sulla sicurezza e le aule sono rimaste sempre le stesse.

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