venerdì 25 novembre 2011

Cinquantaquattresimo giorno, non c'è da scherzare

Avrei voluto farvi ridere. Avevo già pronta la battuta, fresca fresca, presa da un "errore creativo" del dettato fatto oggi. 
Ma non ho più voglia di scherzare. Ho visto una collega con le lacrime agli occhi: teme che un suo alunno venga picchiato a casa. 
I nuovi Istituti comprensivi devono "accogliere" 1000 alunni, se guardiamo alle statistiche qualche decina di loro dovrebbe essere oggetto di violenza domestica. Quante sono le segnalazioni e le denunce che provengono dalle scuole?
Ci sono già passata. All'inizio vedi solo che le cose non vanno bene, ma non riesci a capire le cause; poi inizi ad avere dei sospetti. Allora alzi la guardia e cominci a documentare e annotare tutto quello che vedi. Inizi a scrivere delle relazioni, a fare riunioni e incontri. Poi c'è un episodio per il quale ti sembra che la misura sia oramai colma. Spesso colleghi e superiori ti danno dell'esagerato, dell'allarmista. Mi correggo: non spesso, sempre. In tutte le storie che ho sentito raccontare è stato così: un insegnante accusato di allarmismo, gli altri che dicono "vediamo, aspettiamo". Aspettiamo cosa? Che questo bambino soffra di più? Aspettiamo perché? La risposta è di solito niente altro che la paura: aspettiamo di essere sicuri al 100%, perché altrimenti la famiglia ci può denunciare.
Vi ho già raccontato in privacy come la società contemporanea veda i bambini come proprietà privata dei genitori: li censurano, mettono in vendita la loro immagine a scopi pubblicitari, li picchiano. Questo potere dei genitori si riflette anche su presidi e insegnanti che vivono nel terrore delle denunce. A scuola le lettere degli avvocati arrivano in più occasioni e molto spesso per motivi veramente futili.
Ma il nostro primo pensiero non dovrebbe essere il bene dei bambini? 
Avevano ragione le femministe: "il privato è pubblico". Quando avremo le "bambiniste"? Quando la mancata segnalazione di un sospetto di violenza su minore verrà considerata alla stregua di un'omissione di soccorso?

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