venerdì 4 novembre 2011

Trentanovesimo giorno, comitato scientifico al lavoro. Ovvero come rendere divertenti le ricerche.

Oggi cominciamo a organizzare il nostro "Secondo convegno di storia antica", che si terrà il 14 gennaio 2012 e riguarderà la Grecia antica. Il "Primo convegno di storia antica" si è tenuto lo scorso anno sul tema della civiltà egizia. Abbiamo anche in programma l'organizzazione del "Terzo convegno di storia antica" sui Romani per il secondo quadrimestre.
L'organizzazione del convegno è molto lunga e complessa, quindi è necessario cominciare con largo anticipo. Occorre prendere un argomento sufficientemente ampio da poter garantire 25 interventi; si comunica alla classe l'argomento del convegno e si chiede di presentare una proposta per l'argomento della relazione individuale entro una certa data. In quella data si discutono con tutta la classe le proposte di interventi, in modo tale da eliminare sovraffollamenti su determinati argomenti e vuoti su altri. 
Oggi era quella attesissima data. Erano giorni che mi chiedevano di poter comunicare l'argomento scelto. Ciascuno sceglie l'argomento in piena libertà, solo nel caso in cui troppi relatori abbiano scelto lo stesso argomento si invita il gruppetto a ripensare e scegliere qualche alternativa. Oggi ho avuto qualche problemino con gli dei: sei relatori volevano parlarmi di questo o quel dio greco. Argomento affascinante, ma dedicare un quarto del convegno alla religione greca ci è sembrato eccessivo. Abbiamo concordato sul fatto che bisogna arrivare a tre interventi sugli dei, per equilibrare un po' le cose. Per il resto gli argomenti sono ben divisi, il gruppo più numeroso è quello dei relatori che hanno deciso di dedicarsi all'arte, ma dovendo parlare di scultura, di architettura, di pittura e di teatro, tre relatrici ci sono sembrate opportune.
Il lavoro poi continua così. Assegnati gli argomenti si raccolgono materiali dalla biblioteca scolastica, dalle biblioteche di casa, da internet in aula di informatica. Poi si mettono tutti i materiali in comune in classe, in modo tale che ciascuno possa trovare più fonti per il proprio argomento. Ciascuno si fa le fotocopie o le stampe di quanto può essere utile per la sua ricerca e poi procede con la progettazione e la stesura secondo uno schema (già preparato lo scorso anno, che vi posterò sotto forma di "Ricetta per scrivere una relazione"). Sia il progetto di intervento che l'intervento scritto vengono revisionati da me. I relatori hanno la possibilità di chiedere il giorno prima di fotocopiare del materiale da distribuire. Occorre tenere conto che il tempo per l'esposizione è di 5-7 min. a testa. Una volta approvato il testo dell'intervento e corretto, ci si può preparare per l'esposizione orale, tenendo presente un altro schema usato lo scorso anno (vi posterò "Ricetta per l'esposizione orale"). 
Il convegno dura un'intera mattinata e ha le caratteristiche del gioco di ruolo, per cui dal momento in cui io annuncio l'apertura del convegno finché non annuncio la chiusura dei lavori tutti i bambini diventano dei relatori e diventano il pubblico del convegno. Io faccio da moderatore. Il convegno è organizzato in sessioni tematiche ed è possibile fare domande ai relatori solo alla fine di ciascuna sessione. In aula viene preparato un tavolo per i relatori (con tanto di bottigliette d'acqua, bicchieri di plastica e finto microfono) e chi non è chiamato ad intervenire resta a fare il pubblico aspettando il suo turno. Naturalmente non esiste il riposo e non si tiene conto delle campanelle: è previsto il coffee break secondo secondo orari e tempi stabiliti in base alle esigenze del convegno. Ai relatori si chiede di esporre il loro intervento al pubblico senza leggerlo dal testo scritto, ma potendo leggere eventuali citazioni, utilizzare la lavagna o altri supporti visivi. Il moderatore presenta uno ad uno i relatori chiedendo da quale università provengono e di che cosa sono esperti. Si tratta di un convegno internazionale, quindi i nostri relatori provengono da tutte le parti del mondo. Alla fine di ogni sessione ci sono le domande del pubblico e alla fine di tutti gli interventi la chiusura dei lavori. Quando il convegno viene dichiarato chiuso, i relatori tornano ad essere bambini e il moderatore torna ad essere la maestra, quindi si parte con i commenti su come è andata l'esperienza.
Ecco i commenti più significativi dello scorso anno: "Maestra è stato bellissimo! Quando lo rifacciamo?", "Mi dispiace che mi sono emozionato un po' troppo...", "Mi dispiace che non sono riuscito a stare perfettamente dentro i minuti... La prossima volta devo stare più attento".
Posso garantirvi che è stato uno dei convegni più seri ai quali io abbia partecipato: relatori preparatissimi e un pubblico attento che poneva questioni intelligenti. 
D'altro canto avevamo tra di noi le migliori menti delle università di Oxford, Parigi, New York, Il Cairo, Roma, Berlino e molte altre! Abbiamo grosse aspettative per questa seconda edizione. 
Dove lo trovate un convegno così?

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