giovedì 22 settembre 2011

Nono giorno, tre cose belle.

Il primo capitolo del volume 59 secondi. Pensa poco, cambia molto di Richard Wiseman è dedicato nientepopodimeno che alla felicità. Pare che studi di psicologi americani abbiano dimostrato che l'esercizio alla gratitudine per quanto di buono già abbiamo faccia un gran bene al nostro stato d'animo. Il suggerimento è quello di scrivere ogni giorno 5 cose belle che si sono verificate in quella giornata.
Abbasso leggermente il tiro e decido di creare il “Quaderno delle cose belle” per la nostra classe. Un diario di bordo nel quale chiunque può scrivere (firmando oppure no) e nel quale vorrei vedere scritte ogni giorno almeno 3 cose belle. Penso che da 25 alunni dovrebbero emergere almeno 3 cose belle legate alla giornata passata a scuola.
Devo dire che un esercizio che sembra così semplice si è invece rivelato un po' difficile: non ci ricordiamo di scrivere sul diario ogni giorno. Anche io me ne dimentico!
Questo è già interessante: spesso non ci ricordiamo di prendere almeno 3 minuti di tempo per realizzare che siamo contenti. Li prendo adesso.

Tre cose belle sul mio lavoro di quest'anno:
1. Marta, che è tornata a frequentare ad orario pieno, che non viene più ricoverata un giorno a settimana, che gioca e sorride;
2. Alan, che fino ad ora non è scappato dalla classe e non ha preso a calci la porta;
3. Il quartetto delle mie fan, che quando mi vedono dopo le vacanze mi stringono da farmi cadere e non mi mollano più, e che quando mi incontrano per strada mi fanno una festa come se fossi la loro cantante preferita
(4. Michele che risponde alle domande di grammatica prima che io cominci a formularle).

Sul “Quaderno delle cose belle” sotto la data di oggi qualcuno ha scritto:
“Oggi abbiamo inventato storielle con le parole polisemiche”.
(5. Aver scoperto che i miei bambini sanno inventare barzellette proprio divertenti!)

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