lunedì 26 settembre 2011

Undicesimo giorno, noi mangiamo così.

Dicono che quando si mangia si dovrebbe essere rilassati e concentrati sul cibo. Dicono che sono importanti molte cose come: la posizione, l'ambiente, l'illuminazione, la presentazione, il colore dei piatti, il profumo delle pietanze, l'accostamento dei colori, i suoni, la compagnia.
Dicono che chi ha difficoltà digestive dovrebbe mangiare con calma, prendendo tutto il tempo necessario.

La mensa è un'altra delle matite spuntate nella mia scuola, è quindi il prossimo obiettivo della rivoluzione delle matite (per il primo obiettivo conquistato vd. qui e qui). Il nuovo territorio da conquistare si presenta così: stanzone con porte-finestre sul cortile contenente 9 tavoli per bambini, un tavolo per le maestre. Devo mangiare con 50 persone, 49 delle quali sono bambini. Con l'unico adulto di solito non riesco a comunicare, anche se mi siede accanto, a causa del forte rumore. Se riesco vi posto il file audio dell'esperienza. Devo mangiare cibi trasportati in camion in contenitori di polistirolo, cibi che quindi sono inesorabilmente stracotti (mai visti i conchiglioni raggiungere simili dimensioni e mollezze!)
La prima mossa della battaglia è quella di convincere i bambini a fare meno rumore. Adotto la tattica della “spinta dolce” che ho adottato per i bagni. Faccio nuovamente un bel discorso motivazionale e faccio disegnare un cartello da plastificare: “Tavolo delle bambine e dei bambini beneducati”. Spiego che lo metterò sul primo tavolo e si sederanno solo i volontari che se la sentono di comportarsi benissimo, che significa: mangiare composti e senza alzare la voce, sparecchiare e gettare le immondizie, rimettere a posto le sedie dopo alzati. Il primo giorno l'esperimento funziona, sono stati così bravi e ordinati che meritano un premio (tra i primi volontari c'è Alan, che salta di gioia quando realizza che avrà in premio un doblone). Mi sembra anche che ci sia una sorta di “effetto alone”, almeno nel tavolo subito vicino, mi sembrano più composti e meno scalmanati. Dopo qualche giorno metto un cartoncino colorato su un altro tavolo. Oggi l'effetto alone si è talmente allargato che i bambini hanno voluto sparecchiare tutti i loro quattro tavoli. Da mercoledì mi fiderò a mettere il cartello su tre tavoli e lasciarne fuori solo uno. Saranno loro a chiedermi di potersi comportare tutti da bambini educati. Poi spero che riusciranno a coinvolgere l'altra classe.

Vi aggiorno sui bagni: oggi panico in corridoio perché i due bagni conquistati alla causa si erano intasati. Qualcuno, senza sapere che avrebbe creato danni, ha usato la carta per le mani anziché quella igienica. Abbiamo passato ore di tensione e preoccupazione, ma poi il bidello, molto più gentile e disponibile del solito, ci ha dato una mano. E' proprio il caso di dirlo!

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