sabato 17 settembre 2011

Quinto giorno, il contagio.

La caratteristica di ogni rivoluzione è che quando inizia a diffondersi subisce subito un processo di superficializzazione. Nel contagio la rivoluzione muta, e assume forme diverse e incontrollate.
Venerdì orario 8-12.
A riposo bambini che vanno e vengono dalle classi del corridoio verso il bagno armati di fogli e scotch. Sono entusiasti. Vanno all'attacco del bagno profumato e lo riempiono di altri disegni appiccicati in modo rudimentale e caotico. Invadono anche la zona lavandini. I miei bambini sono preoccupati “Maestra, ma stanno appiccicando fogli nel nostro bagno!”. Spiego che non è il “nostro bagno” ma il bagno profumato per tutti i bambini del corridoio e che sono molto contenta del fatto che anche gli altri abbiano cominciato a fare disegni. Vado a vedere che cosa sta succedendo. E capisco che cosa c'è che non va. I bambini nuovi agiscono spinti da un frenetico entusiasmo ma senza nessuna coordinazione, non c'è nessuno che li guidi. Inizio a spiegare loro (in bagno) che è meglio se usiamo i nuovi disegni per fare bello un altro gabinetto e decidiamo assieme quale può essere il migliore. Poi vedo che i disegni sono pieni di divieti, addirittura di teschi con “pericolo di morte se fai il maleducato” di “NO” scritti a caratteri cubitali. Spiego a quelli che ho intorno che la nostra idea era di fare dei cartelli divertenti e positivi, non di mettere divieti e minacce e chiedo se, per favore, fanno anche altri disegni più positivi... anziché “NON lasciare aperto il rubinetto”, “Ricordati di chiudere il rubinetto. Grazie!”. All'inizio mi guardano con gli occhi persi nel vuoto, poi qualcuno capisce e torna in classe a preparare nuovi materiali. Torno in classe dalle mie truppe scelte (che stanno facendo merenda) e spiego la situazione: bisogna spiegare agli altri bambini che volevamo mettere solo dei messaggi positivi. I più volenterosi partono per la campagna di sensibilizzazione.
Quando torno a vedere i bagni a fine turno, ci sono due bagno colorati e disegni sopra i lavandini, sono spariti i teschi e le minacce, anche se restano ancora molti divieti.

Riposo a parte si sono fatte anche le nostre belle ore di lezione. Abbiamo finalmente ricominciato i nostri viaggi a caccia dei tesori della grammatica e i primi esploratori hanno già scovato dei dobloni.
Ma questa è un'avventura che vi racconterò un'altra volta...

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